Ida Potenza
Pittrice Iperrealista - Decoratrice
Work Hours
Monday to Friday: 7AM - 7PM
Weekend: 10AM - 5PM
Mi chiamo Ida Potenza, sono una pittrice iperrealista e decoratrice salernitana.
Era il 1998, avevo 9 anni, quando su un foglio scrivevo il mio sogno: “Da grande vorrei fare la pittrice”. Fin da piccola, disegnare e colorare sono stati i miei giochi preferiti, e con il passare del tempo questi momenti si sono trasformati in qualcosa di più profondo. La pittura è stata il mio rifugio, il mio antidepressivo, la medicina per un’anima inquieta. È stato il mio mondo sicuro, il luogo in cui ho trovato conforto nei periodi più difficili.
Dopo essermi diplomata al Liceo Artistico A. Sabatini di Salerno, ho proseguito il mio percorso formativo alla Scuola di Restauro M. Teresa Caiazzo. Negli ultimi dieci anni, mi sono dedicata con passione al restauro, lavorando su opere antiche. In questo campo, ho appreso non solo le tecniche esecutive, ma anche l’amore per la bellezza in tutte le sue forme.
La pittura, però, è sempre stata la mia dimensione più intima, uno spazio riservato che sentivo di dover proteggere dai giudizi esterni. Oggi, dopo anni di studio e crescita, ho deciso di condividere con voi la mia passione.
Le opere che troverete su questo sito sono tutte pezzi unici, che non celebrano solo l’estetica degli oggetti, ma anche le emozioni e le tensioni nascoste nel loro significato simbolico. In esse esploro temi come la fragilità, il mistero del tempo che scorre e il legame invisibile tra l’uomo e il mondo che lo circonda.
Ogni opera è una riflessione sulla nostra esistenza, un invito a cogliere il significato che si cela dietro la forma.
Rappresentare l’iperrealismo significa superare i confini dell’apparenza per restituire la realtà in tutta la sua potenza emotiva. Non si tratta semplicemente di imitare la fotografia, ma di guardare oltre, di catturare ciò che spesso sfugge allo sguardo distratto: la tensione in un riflesso, la malinconia di un’ombra, la poesia di una superficie apparentemente banale.
Nato negli anni ’60 negli Stati Uniti come evoluzione della Pop Art e risposta all’astrattismo dominante, l’iperrealismo affonda le sue radici in una profonda osservazione del reale. Artisti come Chuck Close, Audrey Flack e Richard Estes hanno mostrato come un’immagine iperrealista possa raccontare molto più di ciò che mostra: può emozionare, stupire, interrogare.
Nel lavoro di Ida Potenza, l’iperrealismo non è solo perizia tecnica, ma introspezione, rivelazione, memoria. La sua formazione nel restauro ha affinato la sua attenzione ai dettagli, alla materia, al gesto. Ogni opera nasce da un lungo processo che inizia con l’osservazione dal vero, prosegue con uno studio attento della luce e dei volumi, e si compie attraverso una pittura meticolosa, costruita con velature, trasparenze e sovrapposizioni che restituiscono una realtà più vera del vero.
Dietro ogni oggetto rappresentato si cela un simbolo, un’emozione, un frammento di vita.
Ida non riproduce, ma interpreta. Ed è in questa sottile differenza che risiede tutta la forza della sua arte.
Emozioni condivise